Coloro
che nelle Marche desiderassero coltivare ed approfondire le proprie
conoscenze scientifiche, possono facilmente usufruire delle collezioni
messe a disposizione da diversi musei tematici, che illustrano con
dovizia di attrezzature, materiali e documentazioni, gli argomenti più
disparati.
Il
Museo del Balì di Saltara,
ad esempio, offre una esposizione interattiva composta da numerose e
stimolanti postazioni di sperimentazione applicata alla fisica, alla
matematica, all’astronomia ed all’astrofisica. Il suo Planetario
regala a tutti la possibilità di vagare con lo sguardo fra immensità
di stelle, geometrie di costellazioni e ricordi mitologici, mentre
l’Osservatorio, posto all’interno del parco della Villa Balì,
attraverso sofisticati telescopi permette l’osservazione diretta del
cielo e lo svelarsi di alcuni dei suoi tanti misteri.
A
Pennabilli il Museo di Informatica e Storia del Calcolo presenta invece
un’articolata ed interessante documentazione riguardante il progresso
della scienza e della tecnologia informatica e la storia del calcolo,
con una ricca collezione di strumenti che hanno segnato l'evoluzione
della matematica (come i
calculi sumeri ed elamiti, l’abaco semplice e a calculi romano, quipù
Inca, ecc.) e numerosi pannelli didattici che descrivono il progresso
tecnologico e le differenti applicazioni dell'informatica.
E
se il Museo del Gabinetto di
Fisica dell’Università di Urbino conserva una collezione
di circa 700 strumenti scientifici databili dai primi del '’700 ad
oggi (alcuni dei quali di grande valore tecnico e storico), a Osimo,
nel Museo di Scienze “Campana”
sono visibili interessanti raccolte zoologiche, malacologiche,
mineralogiche, paleontologiche, litologiche ed entomologiche.
Presso
il Museo Polare “Silvio Zavatti”
di Fermo è possibile ammirare i tanti reperti naturalistici,
etnografici e scientifici rinvenuti nel corso di spedizioni effettuate
dal ricercatore Zavatti nelle zone artiche e antartiche, mentre gli
spazi del Museo Scientifico “L.
Guidi” di Pesaro ed il contiguo Osservatorio Valerio offrono agli interessati raccolte di dati
metereologici (risalenti al 1871), archivi, volumi scientifici, carte
geografiche ottocentesche ed una collezione di strumenti scientifici
storici (utilizzati per la fisica, l'astronomia, la meteorologia, la
topografia e la sismologia), alcuni dei quali di estrema rarità.
A
Offagna il Museo
provinciale di scienze naturali “Luigi Paolucci” raccoglie
numerose ed importanti collezioni (paleontologiche, mineralogiche,
zoologiche e botaniche), frutto di ricerche scientifiche riguardanti
l’ambiente costiero, quello fluviale, quello collinare e quello
montano, gli ambienti carsici e le gole calcaree, fornendo
un’appropriata ed approfondita descrizione dell’ambiente
naturalistico delle Marche.
Similarmente,
il Museo di Scienze Naturali di Camerino offre una vasta
documentazione geo-paleontologica, zoologica e botanica corredata da una
interessante collezione di vertebrati fossili del Quaternario
provenienti dalla piana di Colfiorito ed una raccolta di strumenti e
documenti relativi agli aspetti naturalistici del territorio regionale.
Attraverso
tali e tante occasioni di approfondimento è quindi possibile, per chi
ne abbia desiderio, a qualunque età, riscoprirsi curiosi ricercatori e
sorprendersi, ancora una volta, delle innumerevoli meraviglie che la
scienza ci riserva.